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In seguito dell’evento di Cisco, ospitato presso Accademia del Caffè Espresso a maggio 2024, dove si tenne una tavola rotonda tra il CEO de La Marzocco, Guido Bernardinelli, e Senior Systems Engineer Manager de Cisco-Italia, Michele Festuccia, nacque un’articolo Q&A curato dalla redazione di Impresa4.0.
L’incontro, così come l’elaborato, racconta dell’esperienza de La Marzocco che con il supporto di Cisco è riuscita ad innovare la fabbrica coniugando la tecnologia con il proprio DNA artigianale, attraverso un percorso iniziato nel 2019 di “Smart Factory – Connectivity – Collaboration” volto a utilizzare gli analytics per le applicazioni di manutenzione preventiva e predittiva.
Adesso, con una gamma estesa di macchine da caffè espresso connesse ad internet ed una banca dati sostanziale, è possibile monitorare l’uso e i consumi dei prodotti handmade-in-Florence, e di intercettare eventuali problemi prima che sorgano, grazie alla cosiddetta Predictive Maintenance.
La fabbrica connessa si declina in sensoristica e connettività, ma anche in supply chain e nel ciclo di produzione, consentendo una tempestiva identificazione delle inefficienze e una pianificazione più efficace di flussi di lavoro e di risorse.
Nelle parole di Claudio Costa:
L’azienda ha intrapreso vari progetti di digitalizzazione anche per restituire valore al comparto agricolo su cui fonda il proprio business tramite il progetto ConSenso promosso dall’Accademia del caffè espresso, fondata per l’appunto da La Marzocco, insieme a Cisco e Pnat (società spin-off dell’Università di Firenze). Si tratta di una sperimentazione scientifica che vuole esaminare gli effetti del cambiamento climatico sulle coltivazioni di caffè Arabica in Tanzania.
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Photo Credit = Internet4Things